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venerdì 6 novembre 2009

Candlemass - Epicus Doomicus Metallics (1986)















Tittle tracks:
1. Solitude 05:37
2. Demon's Gate 09:13
3. Crystal Ball 05:23
4. Black Stone Wielder 07:35
5. Under the Oak 06:56
6. A Sorcerer's Pledge 08:18

Dati tecnici:
GENERE: Epic Doom
DURATA: 43:02
ANNO D'USCITA: 1996
ETICHETTA: Black Dragon rec.

Formazione:
Leif Edling : Bass
Mats Bjoerkman : guitars
Matz Ekstroem : Drums
Johan Lanquist : Vocals

Official website:
www.candlemass.se

Recensione:
I "Nemesis" dopo qualche demo cambiano nome in Candlemass ed esordiscono con il loro primo full lenght su vinile. Era il 1986, anno in cui l'Heavy Metal iniziava  a spopolare in tutto il mondo grazie anche al contributo dei paesi nord europei, come la Svezia da cui essi provengono. "Epicus Doomicus Metallicus" è un album dalla qualità stilistica e creativa eccezionale e non per altro ha inaugurato ufficialmente la stagione mai terminata del Doom Metal! Con un teschio trafitto da una croce, la nera copertina è già un'anticipazione di quello che è l'ascolto. Toni lirico/drammatici, vocalizzazioni che comprendono bassi e alti, assoli melodici ma cupi, doppia cassa e parti di drumming molto rallentate, refrain di basso e improvvise accelerazioni Heavy, insomma una texture eterogenea ed epica di sonorità Metal di altissima ascoltabilità ed orecchiabilità. Ad aprire le danze é la stupenda "Solitude" , che parla del desiderio di morire in solitudine, nel buio. Musica e melodie strepitose, soprattutto il ritornello, che dice pressappoco "lasciami morire in solitudine..." ! La successiva "Demon's Gate" nasce dall'ispirazione di un grande Cult Movie '80, "The Beyond" del maestro Lucio Fulci. Una grande galoppata Doom, con suoni tetri e melodici allo stesso tempo! "Crystal Ball" è la sfera di cristallo che svela il futuro, fatto di visioni e incubi. La base strumentale è molto solida, melodica come sempre la voce e gli stacchi in toni alti di chitarre.
Dura oltre 7 minuti la successiva "Black Stone Wielder" una encomiabile cavalcata epica che precede "Under The Oak" aperta da un bell'assolo di chitarra e da una voce rauca. Un intrigante arpeggio poi fa da tessuto a toni ancor più caldi e alti, presto intrecciati alla pietrosa chitarra di Bjorkman e all'assolo più colvulso di Bergwall (session man in quest'album). Chiude lo strepitoso disco la lunghissima "A Sorcerer's Pledge", che si apre con un arpeggio e una parte vocale davvero bella, infatti la voce di Langquist, seppur non bella come quella di Messiah Marcolin, che entrerà in pianta stabile successivamente, è comunque adatta al genere. Ma dopo l'intro un granitico riff di chitarra fa partire la marcia Heavy. anche in questo caso i minuti passeranno senza accorgersene!
Un lavoro eccezionale, che è tuttavia solo il primo passo di quello che poi la band farà in futuro, grazie anche all'arrivo del grandissimo singer Marcolin. I Candlemass, mescolano suoni sabbathiani, con l'heavy della Nwobhm, aggiungono atmosfere gothic/epic, piene di magia, mistero, morte. Sfruttano l'esperienza con i precedenti Nemesis, si esaltano e danno vita ad un genere che ha nei suoi toni melodrammadici l'Heavy Metal nel sangue!


a cura di Arthur McPaul