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giovedì 22 ottobre 2009

Bathory - Bathory (1984)











Tittle tracks:
1. Storm Of Damnation 03:07
2. Hades 02:45
3. Reaper 02:44
4. Necromansy 03:41
5. Sacrifice 03:17
6. In Conspiracy With Satan 02:29
7.Armageddon 02:32
8. Raise The Dead03:42
9. War 02:15
10. (Outro)00:23

Dati tecnici:
GENERE: Thrash Black Metal
DURATA: 26:65
ANNO D'USCITA: 1984
ETICHETTA: Under One Flag

Formazione:
Quorthon : Vocals, guitars
Freddan : Bass
Jonas Åkerlund : Drums

Official website:
http://www.bathory.se

Recensione:
Questo è senza dubbio uno degli album che più hanno ispirato il black metal moderno, pur essendo sicuramente thrash.

Si parte da un intro molto cupo, con un vento di tempesta che soffia e delle lugubri campane che suonano. Tutto questo sfocia in Hades, la prima vera canzone, grezza, tirata e con riff thrasheggianti (come del resto tutto l’album). I testi sono ovviamente cattivissimi, brutali e diretti. La terza traccia è storica, The Reaper, a mio avviso la migliore dell’album, coinvolgente e con un riff da incorniciare. La segue Necromansy, altra perla dell’album, con assoli tipicamente ottantiani. Le tre tracce seguenti, Sacrifice, In Conspirancy With Satan (coverizzata dai Marduk nell’EP Here’s No Peace) e Armaggedon proseguono un sulla riga delle prime due, veloci, cattive e con batteria che martella. A mio parere la migliore delle tre è Sacrifice. L’altra grande canzone del disco è Raise The Dead, che parte anch’essa con campane, e prosegue con un mid tempo che prosegue l’atmosfera lugubre creata dai rintocchi del campanile. A 00:39 secondi si sente il batterista Vvornth starnutire (altrettanto famosa è l’intro di Man Of Iron su Blood On Ice, dove si sente il tagliaerba del vicino di Quorthon).

A chiudere l'album c'è "War", canzone su cui c'è poco da dire, violenta e tirata, in stile con quelle che l’hanno preceduta. Gli album dei Bathory sono stati quasi tutti registrati nel garage di Quorthon, ed essendo questo il primo non fa certo eccezione, anzi è addirittura suonato con strumenti vecchi e malridotti (la batteria era composta solo da cassa, rullante e ride) e difatti la produzioneè più da demo che da full-lenght, ma ciò non toglie nulla, anzi, non fa che aumentare la bellezza primitiva di questo disco. Un capolavoro da avere, assolutamente.

a cura di Jacopo

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