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mercoledì 21 ottobre 2009

Possessed: Seven Churches (1985)












 Tittle tracks:
1. The Exorcist 04:52
2. Pentagram 03:34
3. Burning in Hell 03:10
4. Evil Warriors 03:44
5. Seven Churches 03:14
6. Satan's Curse 04:15
7. Holy Hell 04:12
8. Twisted Minds 05:10
9. Fallen Angel 03:58
10. Death Metal 03:15

Dati tecnici:
GENERE: Thrash/Death   
ETICHETTA: Combat - Under One Flag
DURATA: 39:24
ANNO: 1985

Line-up:
Mike Torrao: guitar
Mike Sus: drums
Jeff Becerra: bass & vocals
Larry Lalonde: guitar

Official website:
http://www.geocities.com/SunsetStrip/Alley/1409/possessed/posmain.htm

Recensione:
Questo album è considerato dalla critica non a torto il primo della storia a poter essere definito "Death Metal".
In esso ci sono elementi primordiali di tutti i generi metal estremi, dal Death appunto, al Thrash, fino a anche ad ispirazioni prettamente Black.
La band americana celebra nella prima traccia il celeberrimo film horror "L'Esorcista" (THE EXORCIST, USA 1973) intitolandolo per l'appunto "The Exorcism" e introducendolo con quel terribile frammento di tastiera di Mike Oldfield, che è l'unica colonna sonora del film stesso.
Si denota immediatamente che abbiamo a che fare con una band maledetta, che non scherza affatto, che ha contenuto altre che stile e originalità.
Ci viene subito offerto un tappeto ritmico inaudito che trova nelle ripetute parti in tono alto nel centro del brano, uno spettacolo di creatività e tecnica inaudita! Una frase probabilmente letta al contrario e distorta introduce la seconda "Pentagram" dove emerge una voce secca tra stacchi ritmici serrati e un assolo al fulmicotone. "Burning In Helll" sempre sulla scia della tematica infernale, è un brano che si avvcina molto all'idea del death come genere, grazie anche al cantato in screaming/growl basso, riff mozzafiato, repentinei accelerazioni che saranno una delle caratteristiche peculiari del genere. "Evil Warriors" è un altro capolavoro di tecnica e avanguardia verso il death metal, grazie alla fluidità del tessuto ritmico delle chitarre e le belligeranti mitragliati di rullante a scandire gli stacchi di riff. Il brano "Seven Churches" che da il nome all'album è ormai spinto verso nuovi territori estremi, mostrando con inaudita violenza il gelo del death metal e la tecnica degli assolo convulsi e asincopatici. "Satan's Curse" è finalmente il primo vero brano a poter essere definito death, come noi lo conosciamo grazie alla scena floridiana e ai Death, soprattutto nelle parti vocali che ricordano Schuldiner in Scream Bloody Gore, ma anche nell'assolo spettrale. "Holy Hell" è un canto di lode all'Inferno cristiano,  ma anche la consolidata prova di robustezza e violenza con riff oscuri e claustrofobici.
I brani finali sfociano della celebre "Death Metal" icona e bandiera che da probabilmente il nome a quello che sarà da quel giorno in poi il DEATH!!!
Ho cercato con poche parole di mostrare l'evoluzione dell'album, dalla prima traccia con ancora sonorità thrash fino al termine dove è incarnata la progenie infernale del Death Metal. L'album è tutt'ora insuperato per potenza e intensità stilistica.
E' una delle opere di metal estremo fondamentali e come tale deve essere custodito, ascoltato e tramandato alle nuove generazioni!

a cura di Arthur McPaul

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