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venerdì 23 ottobre 2009

SoulDaemon - Fragment of Sanity - 2005











 Tracklist:
1- Canticle of Blind
2- ...From Desert
3- Each Day
4- Remembrances, desolation of... ( instr. )
Video track: Canticle of Blind

Dati tecnici:
Genere: Death Gothic sperimentale
Anno: 2005
Etichetta: Autoprodotto


Recensione:
SOULDÆMON è l'interprete di un originale progetto solista che sta portando avanti con grande dedizione dal 1999. Si tratta di produzioni in bassa fedelta acustica, che contengono sperimentazioni virtuose di basso e voce. I vocalizzi brutali e claustrofobici, fanno da eco a misantropiche galoppate o arpeggi di basso distorto. SOULDÆMON crea un mondo reale ma fantastico di dolore, di negativa ricerca verso la luce, facendo parlare il suo essere come tremenda figura distorta della nostra società. Questo personaggio-bambino, disegna psicotici paesaggi su un quaderno di scuola elementare. Le copertine infatti sono la dimostrazione più evidente che a dirigere i sinuosi pensieri distorti, c'è una figura, forse bambino, forse uomo rimasto tale, che ha in sé agghiaccianti presagi sulla morte, sul nostro destino e scrive testi densi di paure, dolore, depressiva melanconia. Ascoltando al buio questa musica, ci si puo calare in una grotta dell'animo, rischiarati forse solo da una fioca candela di morte. Nebbia e gelido freddo invernale, sono vortici senza età del virtuoso bassista SOULDÆMON! Agli amanti delle produzioni demos piu underground, agli amanti del sound cavernoso ma goticheggiante nei ritmi, a coloro che adorano il basso come strumento, ai virtuosi sperimentalisti, a tutti voi consiglio caldamente di ascoltarlo. Ma lo consiglio a tutti coloro desiderano qualcosa di originale e insolito nell'ambito astremo. Si astengano invece coloro che amano le superproduzioni e i brani plastificati pronti per l'uso (..e getta). Come parleremo più in dettaglio, SOULDÆMON è giunto, nel marzo del 2005 alla sua terza realizzazione, intitolata "Fragment Of Sanity", che rappresenta una tappa fondamentale, per ricerca stilistica, dei suoi project. Il suono ha infatti conosciuto una evoluzione che nel corso degli anni, pur restando ancorato saldamente alla sperimentazione basso/voce, è cresciuto, sia qualitativamente, sia in fatto di ricerca estetica verso il gelo e la fantasia tematica. Il cammino è forse lungo per il virtuoso bassista, nella metamorfosi finale delle sue brillanti idee, ma posso tranquillamente dire che è giunto di fronte a qualcosa che va già oltre la sfera della pura ricerca.  Se consideriamo infatti "Fragment..." come lavoro di ricerca sperimentale non possiamo non elogiarlo in ogni sua parte. Il Demo è composto da 4 tracks e un videoclip, realizzato con la tecnica dell'accostamento claustrofobica di immagini e sequenze video (davvero strano e affascinate). Nelle canzoni fa da padrone assoluto la voce, che ha una profondità e una consistenza non indifferente, oltre che grande originalità. Il basso sostituisce con grande energia le chitarre, la batteria , le tastire. Riesce cioè da solo a reggere l'impatto acustico, al fine di valorizzarne la sperimentazione sonora. Infatti non bisogna essere stupidi da cadere nell'errore di giudicare il lavoro come incompleto, perchè allora si finirebbe per essere bigotti e con i paraocchi. Le songs sono state registrate così, per espresso deisiderio dell'artista. Nella prima "Canticle Of Blind" è molto azzeccata la parte centrale con il basso che mostra le sue doti in un assolo molto "celtico" e medievaleggiante. Si apre su ritmi "souldaemoniani" più veloci la seconda "From Desert", dove il basso riverberato e strisciante intesse riff claustrofobici per cedere il passo a stacchi saturi di estraniante violenza. "Each Day" ha un grande regalo per tutti i rompiballe che osano pensare che il lavoro sia incompleto di strumenti. Contine infatti un battente che da come un metronomo demoniaco il tempo. Ovviamente qui c'è piuttosto che dare il tempo, l'intenzione di sperimentare nella sperimentazione, una sorta di "myse an abim" dettata a allargare la gamma dei pochi toni alti. Ma oltre ai tocchi di piatto e battente, fa scena il lungo assolo di scale centrale, fatto da un artista autodidatta, che potrebbe insegnare a molti a suonare il basso nel Metal. Infine l'ultima track ( "Rememrance Desolation Of" ) si apre con un arpeggio molto gothico, che mi ricorda alcuni lavori underground che mi capitò di ascoltare nei primi anni '90, tra il Dark e il Gothic appunto. Da ascoltare mentre si è immersi nei propri incubi... Allora forse, potreste perdere l'ultimo lembo di sanità mentale  che resta nel vostro cervello. Laciate scorrere il Cd, e risvegliatevi mentre un flebile demone sembra volervi ancora parlare...

a cura di Arthur McPaul

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